FOCUS: TUTTO CIÒ CHE C’È DA SAPERE SUL MATRIMONIO CIVILE (PRIMA PARTE)

Focus: Tutto ciò che c’è da sapere sul matrimonio civile (prima parte)

Aggiornato il 8 Marzo 2024

Matrimonio civile: documentazione, iter burocratico e tempistiche

Ecco il nostro focus dedicato al matrimonio civile. Dopo gli dedicati matrimonio religioso in cui vi abbiamo parlato della documentazione necessaria e delle modalità per personalizzare il rito nuziale cattolico, eccovi un paio di articoli dedicati alle nozze celebrate con rito civile. In questa prima parte scopriremo: in cosa consiste il matrimonio civile, qual è la documentazione necessaria, l’iter burocratico, i costi e le tempistiche.

Quando nasce il matrimonio civile e che cos’è

Sono sempre di più le coppie che scelgono di celebrare le loro nozze unicamente con rito civile a discapito di quello religioso, soprattutto nel Nord Italia. Nei primi nove mesi del 2022 i dati dell’ISTAT indicavano un lieve aumento dei matrimoni, +4,8% rispetto allo stesso periodo del 2021, dovuto alla crescita dei matrimoni civili (+10,8%) e ad un’impennata (+32,0%) delle unioni civili. Nonostante il lieve calo avvenuto nel 2023, il matrimonio è quindi sempre più laico e sta diventando la forma preferenziale di convolare a nozze. Ma che cos’è il matrimonio civile e quando è nato?

 Quello che comunemente viene chiamato “matrimonio al Comune” in sostanza è: “l’atto pubblico che costituisce il vincolo tra una coppia che intende realizzare una comunione spirituale e materiale“. Tale unione implica una serie di diritti e doveri previsti dal Codice Civile che i coniugi sono tenuti a rispettare. Il matrimonio civile viene introdotto in Italia nel 1865 con il primo Codice dello Stato postunitario. Nato come istituzione laica in competizione e alternativo a quello religioso (ai tempi la Chiesa cattolica deteneva ancora un potere temporale e veniva considerata una rivale del neonato Stato Italiano.

Una coppia legata da rito civile è sposata agli occhi dello Stato, ma non della Chiesa; mentre – come abbiamo visto – il matrimonio religioso ha anche valenza civile.

Cosa fare prima del matrimonio civile?

Documentazione necessaria per il matrimonio civile: ecco tutte le fasi

Matrimonio rito civile: documentazione, iter burocratico e tempistiche

Come per il matrimonio religioso, anche per quello civile ci sono una serie di formalità burocratiche a cui adempiere prima di pronunciare il fatidico Sì. Queste formalità avranno il fine di accertare che entrambi i fidanzati siano liberi da vincoli matrimoniali precedenti e che, soprattutto, si sposino per loro volontà.

Almeno due mesi prima di sposarsi, i futuri coniugi devono presentarsi presso l’Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza di uno dei due per presentare la richiesta di pubblicazione.

1. Richiesta delle pubblicazioni

La documentazione da presentare:

  • documento di identità valido
  • codice fiscale;
  • stato di famiglia;
  • marca da bollo;
  • autocertificazione da compilare presso l’Ufficio di Stato Civile. L’autocertificazione serve a mettere nero su bianco che entrambi gli sposi siano liberi da precedenti matrimoni, che non ci siano impedimenti di parentela o affinità, che non abbiano condanne penali a carico e che si sposino per loro volontà senza interdizione mentale.

In caso uno dei due fidanzati sia divorziato, questo dovrà aggiungere ai documenti la sentenza di divorzio. Nel caso invece sia vedovo, sarà necessario l’atto di morte. I documenti necessari per il matrimonio con rito civile hanno una validità di sei mesi.

2. Che cos’è la promessa di matrimonio?

Una volta fornita la documentazione, l’incaricato comunale contatterà gli sposi per fissare la data del giuramento di matrimonio, ovvero, la cosiddetta: “promessa”.

Documenti necessari:

  • documento di identità di entrambi;
  • modulo di richiesta pubblicazione di entrambi;
  • marca da bollo per pubblicazioni (una per ogni comune di residenza);
  • copia integrale dell’atto di matrimonio precedente corredata di annotazione della sentenza di scioglimento di matrimonio e sentenza di divorzio (in caso di seconde nozze);

La promessa di matrimonio, che in tempi antichi veniva fatta dinanzi alle rispettive famiglie, si è adeguata ai tempi rapidi e fugaci della modernità e si è ridotta anch’essa a una mera formalità. Consiste in una libera dichiarazione ,dinanzi all’addetto comunale, con la quale la coppia si impegna formalmente a sposarsi. Con le leggi attuali la promessa può avvenire anche senza la presenza di testimoni.

3. Affissione delle pubblicazioni (online)

Dopo il giuramento di matrimonio, saranno esposte per otto giorni – un tempo sulla Porta della Casa Comunale – le pubblicazioni, sulle quali vengono affisse le generalità degli sposi e la data delle nozze (su entrambi i Comuni di residenza dei fidanzati, se diversi).

Le pubblicazioni servono a rendere pubblica l’intenzione della coppia di sposarsi, in modo tale da accertare che non vi siano impedimenti alle nozze. Oggi le pubblicazioni sono effettuate online tramite la registrazione delle generalità dei futuri sposi nell’apposita sezione del sito internet del Comune.

Se dopo tre giorni la scadenza delle pubblicazioni non è stata ricevuta nessuna opposizione, l’Ufficiale di Stato Civile rilascerà il nulla osta al matrimonio che ne sancisce la legittimità.

Le nozze possono essere celebrate 4 giorni dopo ed entro 180 giorni dall’affissione delle pubblicazioni.

Focus-Tutto ciò che c'è da sapere sul matrimonio civile-prima parte-gif animata-ansia
Mantenete la calma però…
Documentazione matrimonio in caso di coniuge straniero

Nel caso in cui uno dei coniugi non sia italiano e non abbia residenza o domicilio in Italia è possibile sposarsi nel nostro Paese, purché sia assoggettato al nostro ordinamento giuridico e non sussistano le cause di impedimento previste dal nostro Codice Civile.

  • documento di identità che sia valido sul piano internazionale;
  • certificato di nascita;
  • nulla osta rilasciato dal Paese di origine che garantisce che non vi siano impedimenti alle nozze.

Approfondiremo questo argomento in un articolo futuro.

Quali sono le tempistiche del matrimonio con rito civile

Per completare la procedura occorrono circa 25 giorni: più o meno 2 settimane per ottenere la documentazione e 11 giorni per le pubblicazioni (8 giorni di affissione e altri 3 giorni di attesa). I tempi si allungano nel caso di coniuge straniero o altri impedimenti perciò noi di Coi Fiocchi vi consigliamo comunque di giocare d’anticipo e muovervi almeno due mesi prima, per evitare problemi dovuti ad eventuali ritardi o altre criticità. Come già detto, dovrete poi  convolare a nozze entro 180 giorni dall’affissione delle pubblicazioni.

Come si svolge il matrimonio con rito civile

Dove si svolge il rito civile

Il rito civile deve essere celebrato in un sala aperta al pubblico  della Casa Comunale perché non è possibile portare i registri fuori dal territorio comunale ma questo non deve ingannare. Per casa comunale, infatti, si intende non solo l’edificio del Comune ma anche tutti quei luoghi autorizzati dal Municipio alla celebrazioni di matrimonio civile.

Matrimonio civile all’aperto

Pertanto, se desiderate organizzare un matrimonio civile all’aperto, dovrete informarvi presso il vostro Municipio se disponga di locali, alternativi all’edificio comunale, idonei all’adempimento legale del matrimonio – oppure – se abbia autorizzato una struttura esterna per la celebrazione del rito civile, come per esempio una villa, una sala ricevimenti, una spiaggia, un giardino o un castello. È molto importante accertarvi per tempo che la location scelta sia del tutto conforme dal punto di vista legale alla celebrazione del matrimonio civile, perciò agite con anticipo.

Se non riuscite a trovare una location idonea che sia di vostro gradimento, potreste sempre optare per il cosiddetto matrimonio figurato. Il “matrimonio simbolico o figurato” consiste in una cerimonia simbolica, ufficiata come sempre dal funzionario comunale, ma che non si conclude con la classica firma dei documenti. Ciò vuol dire che il matrimonio figurato non  ha valore legale ma esclusivamente simbolico ed evocativo. È una cerimonia quindi che può avvenire in seguito all’espletamento dell’aspetto burocratico in Comune.

matrimonio civile all'aperto
Cerimonia matrimonio civile all’aperto.

Chi può celebrare il matrimonio civile?

Il rito civile è presenziato da un Ufficiale di Stato Civile, che per l’occasione indosserà la fascia tricolore. Molto spesso questa figura si identifica con il sindaco del Comune… ma  non è l’unica soluzione!

Forse non tutti sanno che esiste una norma relativamente recente (Decreto del Presidente della Repubblica del 3 Novembre 2000) in cui vene stabilito che l’Ufficiale di Stato Civile può essere sostituito dai: “consiglieri, assessori comunali e in generale da cittadini italiani che hanno i requisiti per l’elezione a consigliere comunale”. Questo vuol dire che chiunque goda di pieni diritti civili e politici nel nostro Paese, a patto che sia maggiorenne, potrebbe celebrare le vostre nozze con rito civile.

Focus-Tutto ciò che c'è da sapere sul matrimonio civile-prima parte-gif animata-noel gallagher
Adesso non volate troppo con la fantasia…

Questo tipo di delega, però, spesso è a discrezione del Comune di appartenenza. Se volete perciò che a celebrare il matrimonio civile sia un vostro amico o parente, informatevi presso il Comune  parecchio tempo prima della data da voi prefissata: i tempi burocratici per ottenere questa delega sono piuttosto lunghi.

Il compito dei testimoni

Al rito devono essere presenti due testimoni: uno per lo sposo e uno per la sposa. Il loro compito è firmare l’atto di matrimonio insieme agli sposi e all’Ufficiale di Stato Civile. Tramite questa firma, i testimoni confermano che gli sposi siano entrambi consenzienti alle nozze e che, durante la cerimonia, si siano letti tutti gli atti.

La scelta del regime patrimoniale

Tra le altre cose, l’atto di matrimonio deve registrare la scelta del regime patrimoniale degli sposi, ovvero, se vogliate optare per la comunione dei beni o la separazione dei beni. In verità, nell’atto viene fatta un’annotazione solo in caso in cui gli sposi richiedano la separazione dei beni, in quanto la modalità della comunione degli stessi è automatica.

Il regime della comunione dei beni prevede che tutti gli acquisti fatti dalla famiglia dopo il matrimonio costituiscano patrimonio comune a prescindere dall’apporto economico di ciascun componente; la separazione dei beni deve essere invece espressamente richiesta dai coniugi e prevede che ciascun coniuge conservi la titolarità esclusiva dei beni acquistati durante il matrimonio. Tale scelta deve essere dichiarata prima del matrimonio da entrambi gli sposi all’Ufficiale di Stato Civile (e al parroco nel caso di matrimonio religioso) e, dopo il matrimonio, davanti al notaio.

Questo è in buona sostanza tutto ciò che dovete sapere per sposarvi con il matrimonio civile. Nella seconda parte del nostro focus vedremo più in dettaglio come avviene la cerimonia civile e come fare per personalizzarla.

Torna in alto