Aggiornato il 6 Dicembre 2021
Ogni regione ha i suoi dolci tipici da servire a parenti e amici degli sposi il giorno del matrimonio. Qui in Puglia ci sono un’infinità di delizie, che cambiano da città a città, e molte di queste hanno un’affascinante leggenda alle spalle.
In questo primo capitolo del nostro viaggio alla ricerca dei dolci tipici della tradizione pugliese in occasione dei matrimoni, ci siamo imbattuti in due prelibatezze molto famose: il Sospiro di Bisceglie e le paste di mandorla.
Uno dei più famosi è sicuramente il Sospiro di Bisceglie, o Dolce della Sposa. Un dolce semplice, ma molto elegante nel vedersi, fatto di pan di di Spagna, farcito di crema pasticcera e ricoperto di glassa, spesso colorata e decorata con canditi. Vi piacciono i macarons e i loro colori sgargianti? Ebbene, i Sospiri non sono da meno, e possono vantare una storia bella e romantica che risale al XV secolo. Pare che questi dolci furono creati dalle monache clarisse per festeggiare il matrimonio tra la famosa Lucrezia Borgia e il conte di Conversano. La sposa, però, non arrivò mai sul luogo delle nozze e gli invitati, ignari, per ingannare l’attesa iniziarono a mangiare queste leccornie, sospirando per il desiderio di iniziare i festeggiamenti. Vi è, in verità, anche un’altra leggenda, secondo la quale questi dolcetti morbidi e rotondetti furono ideati da un innamorato pensando al morbido seno della sua amata, di cui i sospiri “ricalcano” le forme…
Se i Sospiri sono tipici della parte nord della Puglia, che condivide questo dolce tradizionale anche con città della Lucania, a Bari e nelle città della provincia si è soliti regalare a conclusione della festa di nozze un vassoio di paste di mandorla. Questo dolce pensiero, che non sostituisce i confetti, è riservato anche a quegli invitati che non hanno potuto raggiungere gli sposi sul luogo dei festeggiamenti. Su internet e sui libri di cucina se ne trovano diverse varianti, ma la vera ricetta è quella gelosamente custodita dalle tante donne che fanno i dolci in casa e la tramandano di madre in figlia, pasticcere che per i matrimoni, i battesimi, le comunioni trasformano la loro cucina domestica in un laboratorio zuccheroso. Io per prima, pur avendo assaggiato tanti e diversi dolci di mandorle, non sono mai riuscita a trovarne uno che eguagliasse quelli che fa mia zia, che segue la preziosa ricetta di famiglia.
Nella speranza di riuscire a carpirne i segreti, un giorno, mi limito a fare da assaggiatrice di questi dolci, piccole opere d’arte spesso ornate nella parte superiore con un chicco di caffè, il giusto connubio di dolcezza e brio alla base di ogni bella storia d’amore.