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Gli accessori della sposa tra tradizione e modernità (I parte)

Aggiornato il 7 Dicembre 2021

Oggi parliamo degli accessori della sposa tra tradizione e modernità. Guanti, cappello, scarpe e gioielli: quando e quali indossare?

Una tradizione di nozze molto seguita è quella che vieta di guardarsi allo specchio con l’abito da sposa il giorno delle nozze, a meno che non ci si tolga un guanto, una scarpa, un orecchino o qualsiasi altro elemento che completi l’outfit nuziale. Ciò vuol dire che gli accessori sono parte integrante dell’abbigliamento della sposa, bisogna pertanto sceglierli con cura.

In questa prima parte dell’articolo parleremo dei guanti e dei gioielli della sposa.

I guanti da sposa

Cenni storici

gli-accessori-della-sposa-tra-tradizione-e-modernita-i-parte-guantiSimbolo di femminilità ed eleganza, indossati da principesse, dive di Hollywood e first lady, i guanti non sono sempre stati un accessorio femminile. Nati con la mera funzione di ripararsi dal freddo,  solo dal IV secolo d.C persero la loro funzione primaria  per diventare un emblema  dell’ eleganza e del potere… maschile. Forse non lo sapete ma l’uso di questi accessori era precluso alle donne per decreto, poiché simbolo di mascula autorità. Le donne furono finalmente libere di indossare i guanti dal IX secolo, facendone, col passare dei secoli, un oggetto di lusso, realizzato in tessuti e ricami molto preziosi. Dopo La Rivoluzione Francese i guanti si semplificarono molto nelle linee e nei tessuti e si fecero molto più funzionali (sebbene nelle corti fossero ancora in voga quelli preziosi). Per la donna Ottocentesca il guanto era il simbolo della “perfect lady”, segno di distinzione sociale, eleganza e pudicizia. La mano nuda era considerata l’emblema dell’erotismo e per questo motivo alle dame era severamente vietato entrare in chiesa senza guanti (ancora oggi le donne possono entrare in chiesa con i guanti a differenza degli uomini). Fino alla metà del Novecento, dunque, questi accessori furono indispensabili sia per motivi igienici che di classe. (Fonti: placidasignora.com e mywhere.it ) In quest’ottica capirete bene che l’uso dei guanti è stato indispensabile per le spose almeno fino agli anni ’70 quando il loro utilizzo è iniziato ad essere facoltativo.

Oggi i guanti svolgono una mera funzione estetica e vanno indossati solo nei matrimoni formali o nel rito civile.  Perché indossare i guanti? Perché questi accessori  donano senz’altro  quel tocco in più all’abbigliamento  nuziale rendendolo più chic.

Come forse saprete, ci sono diverse tipologie di guanti da sposa: la scelta di uno o dell’altro modello (così come dal tessuto) dipende dal tipo di vestito da sposa che andremo ad indossare il giorno delle nozze.

Modelli di guanti da sposa

Guanti corti al polso, di media lunghezza, lunghi fino ed oltre il gomito, che rivestono tutta la mano o che lasciano scoperte le dita, di raso, georgette, organza, pizzo o tulle. Sono davvero tanti i modelli di guanti tra cui scegliere. Ognuno conferisce uno stile diverso da abbinare a quello del vestito nonché alla personalità della sposa.

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A sinistra: guanti  corti senza dita in pizzo; Al centro: guanti lunghi in raso e fiocchi; A destra: guanti corti in velo.

Guanti lunghi

Possono essere di media lunghezza o molto lunghi, oltre il gomito. Sono i più classici e romantici perciò adatti a un matrimonio formale ed elegante.  Quelli lunghi oltre il gomito vanno abbinati a vestiti da sposa principeschi con gonna ampia o a sirena, senza spalline o al massimo a giromanica. Nella maggior parte dei casi sono  realizzati con  tessuti lucidi come il satin di seta o il raso e decorati con fiocchi o ricami in pizzo.

Guanti corti

Sono adatti alle spose più sbarazzine e moderne, che vogliono dare un tocco di eccentricità al loro abito da sposa. Sono corti fino al polso e quasi sempre in tessuto leggerissimo come il tulle, l’organza e l’immancabile pizzo.  Se vi sposate in Inverno, quanto le temperature non sono proprio le più calde, potete optare per dei guanti da sposa ricamati all’uncinetto, più pesanti ma non per questo meno ricercati. Molto di moda sono quelli decorati con i fiocchi.

Guanti senza dita

 L’ultima tendenza in fatto di guanti corti o lunghi che siano, sono quelli che lasciano scoperti le dita se non tutta la mano. Se i primi sono ispirati ad uno  stile rocker, i secondi ricordano molto quelli eterei delle fate. Si tratta perlopiù di manicotti in pizzo o georgette che vengono fermati al dito medio con un elastico. Negli ultimi anni, con il boom degli abiti da sposa nude e dei pizzi tatuati, questo genere di guanto sta spopolando perché in grado di creare un effetto tatoo sulle braccia della sposa.

Per quanto riguarda i colori, sebbene il bon ton dica che i guanti debbano essere dello stesso colore e tessuto dell’abito o del velo, le spose del Duemila possono scegliere di indossare guanti colorati che richiamino qualche dettaglio dell’abito da sposa. Il tessuto sarà coordinato all’abito da sposa o al velo nuziale.

Se per il vostro matrimonio religioso desiderate indossare i guanti a tutti i costi, ricordatevi che potete tenerli fino a quando non sarete davanti all’altare. In questo momento dovrete sfilarli con grazia e appoggiarli sull’inginocchiatoio accanto al bouquet: le mani dovranno essere nude per lasciare il posto alla fede nuziale.

I gioielli della sposa

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Acconciatura sposa per capelli lunghi. Foto di beautydea.it.

Il galateo vuole che la sposa non indossi alcun gioiello il giorno del matrimonio all’infuori della fede, eccezion fatta per un leggero filo di perle (o di oro) se l’abito è scollato.

Perché le perle? Si tratta di una tradizione legata alla mitologia, secondo la quale le perle sono nate dai raggi di Luna e la dea della Luna, Artemide, era  la protettrice del matrimonio e della fertilità. In realtà oggigiorno qualche gioiello è sempre concesso nell’outfit nuziale, sebbene sia sempre meglio usare la moderazione. I gioielli più adatti dovranno essere scelti in base al vestito e alle fattezze della sposa. Gli orecchini ad esempio, devono avere lo scopo di esaltare il viso della sposa donandole ulteriore grazia, senza attirare su di loro troppa attenzione.  Stessa cosa per la collana, Se il vestito da sposa è molto accollato è meglio lasciare il collo nudo.

Almeno questo è quanto dice la tradizione, naturalmente la moda fa di testa sua e propone orecchini chandelier e collane oversize anche per la sposa. Come orientarsi? Scegliete in base al vestito e all’acconciatura. Se il vostro abito da sposa è scollato e già di per sé ricco di strass e swarovski, evitare gli orecchini con pendenti  e collane troppo vistose: un punto luce al collo o alle orecchie è sempre la scelta più raffinata.  Se l’abito da sposa è piuttosto liscio, con una scollatura importante, potete osare con una collana “esagerata”. Stessa cosa con gli orecchini, da evitare però se non scegliete un’acconciatura raccolta o non avete capelli corti. Se infatti avete i capelli lunghi e la vostra sarà un’acconciatura più naturale e sciolta, vi consigliamo orecchini più piccoli ma brillanti.

Oltre a collier e orecchini, immancabili sono gli accessori per i capelli della sposa. Che siano piccoli inserti  in Swarovski  o preziose spille dalle fattezze floreali, i gioielli che adornano la capigliatura della sposa devono dare risalto all’acconciatura, senza appesantirla. Anche in questo caso, la scelta degli accessori per i capelli dipende molto dallo stile dell’abito e delle nozze in generale: se il vostro sarà un matrimonio  Boho chic, prediligete i fiori tra i capelli su  acconciature  semiraccolte. Se invece il vostro sarà un matrimonio principesco ed elegante potreste dare risalto all’acconciatura con una bella tiara.

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Esempi di parure di gioielli per la sposa.

In ogni caso ,qualsiasi tipo di gioiello sceglierete, ricordatevi che il tutto  dovrà  risultare armonioso e appropriato senza eccessi.

La prima parte del nostro articolo sugli accessori della sposa tra tradizione e modernità termina qui.

A prestissimo con la seconda parte dedicata ai cappelli e alle scarpe.

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